Per poter ottenere il pagamento di una “tangente” dai dirigenti dell’ospedale Santobono-Pausillipon di Napoli, avevano anche minacciato di far intervenire esponenti del clan camorristico Polverino, operativo nell’area nord del capoluogo campano. E’ quanto emerso dalle indagini coordinate dalla procura di Napoli e condotte dalla polizia, che hanno portato all’emissione di dieci misure cautelari. Giorgio Poziello, capo sala del reparto Chirurgia dell’ospedale pediatrico, dovrà, infatti, anche rispondere del reato di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso. E’, inoltre, stato chiarito che Gaetano Russo, impiegato del Santobono, “abusando delle sue qualità e delle sue funzioni, per agevolare l’imprenditore Pietro Coci”, facendogli ottenere il pagamento delle fatture per le prestazioni rese, avrebbe “omesso di segnalare agli organi competenti il mancato versamento, da parte di Coci, dei contributi Inps, ottenendo in cambio una tangente di 500 euro al mese e l’assunzione del figlio nelle società che fanno capo a Coci”, spiega il procuratore aggiunto Filippo Beatrice.