Ucciso dal branco: la polizia sequestra biglietto con insulti agli assassini

I poliziotti della Squadra mobile di Frosinone stanno svolgendo accertamenti dopo il ritrovamento di un biglietto contenenti insulti “agli infami” che hanno massacrato di botte e ucciso Emanuele Morganti, il ventenne di Tecchiena aggredito nella notte di nove giorni fa in piazza Regina Margherita ad Alatri, in provincia di Frosinone. Il biglietto, trovato in un bar della parte alta del capoluogo, è stato sequestrato questa mattina. Per l’omicidio di Emanuele sono stati arrestati Paolo Palmisani e Mario Castagnacci mentre altre sei risultano indagate.

Intanto i carabinieri del reparto investigazioni scientifiche di Roma, sono nuovamente tornati ad Alatri dove per tutta al giornata di oggi, hanno passato al setaccio piazza Regina Margherita dove, la notte tra il 24 e 25 marzo, Emanuele Morganti e’ stato ucciso di botte. Si cerca ancora l’arma del delitto, quell’oggetto lungo e piatto, probabilmente un manganello a strappo, utilizzato dagli aggressori per sferrare il colpo mortale sulla nuca del ventenne. I militari dello speciale reparto dell’Arma sono in cerca anche di eventuali tracce ematiche di dna che potrebbe quindi confermare la presenza, nel punto in cui Emanuele e’ stato mortalmente picchiato, di altre persone che vengono chiamate in causa da alcuni testimoni. Due le piste che vengono seguite in maniera piu’ precisa dalla Procura della Repubblica e dai carabinieri. La prima sarebbe legata ad una presunta vendetta. Emanuele Morganti, lo scorso anno, sarebbe intervenuto a difesa di una giovane donna aggredita da uno dei buttafuori del Miro’. La seconda ipotesi investigativa riguarderebbe, invece, una questione nella quale Emanuele sarebbe finito per caso. Una delle persone indagate, legate al mondo dello spaccio, avrebbe voluto dimostrare la propria superiorita’ e la propria forza di aggregazione dando un segnale: punire chi ha provato a ribellarsi davanti ad un’aggressione ingiusta. Ricordiamo, infatti, che il ragazzo ucciso, piu’ volte spintonato davanti al bancone del Miro’ da un giovane ubriaco e sotto effetto da sostanze stupefacenti, aveva reagito manifestando il proprio disappunto. 


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