Camorra al rione Traiano: sconto in Appello al boss Alfredo Sorianiello ‘o biondo

È caduta l’aggravante mafiosa e con essa anche le pene, tutte “crollate” in appello. Si chiude così il processo di secondo grado per quattro dei presunti esponenti della camorra del rione Traiano e Soccavo responsabili di quattro scorribande armate nel cuore del Rione contro le abitazioni di due affiliati al clan Tommaselli in libertà. Alla sbarra c’erano Alfredo Sorianiello, ‘o biondo, 47 anni, Cesare Mautone di 25 anni, Vincenzo Mennone, 26 anni e Antonio Marra. I quattro erano accusati di concorso in minacce armate con l’aggravante mafiosa. In primo grado Sorianiello era stato condannato a 5 anni, mentre in appello ha avuto 3 anni e 8 mesi. Tre anni e dieci mesi era stati inflitti nei confronti di Mautone che in appello è sceso a 2 anni e 4 mesi, Mennone e Marra erano stati condannati alla stessa pena e hanno avuto lo stesso sconto. Erano difesi dagli avvocati Salvatore Landolfi, Antonella Regine e Bruno Carafa. Il blitz, come ricorda Il Roma, scattò il 17 dicembre scorso quando Alfredo Sorianiello, reggente del clan Grimaldi di Soccavo fu bloccato in una comunità a Montenero di Bisaccia in provincia di Campobasso. Con lui furono arrestati il nipote Cesare Mautone e Vincenzo Mennone. Quest’ultimo, inizialmente sfuggito alle manette, fu rintracciato il giorno dopo. A dicembre riuscì a farla franca Antonio Marra, arrestato poi l’11 febbraio scorso a Trentola Ducentola dove si nascondeva da circa due mesi. Le scorribande armate sono avvenute il 28 febbraio 2015 e a seguire, il 7 marzo, il 7 giugno e il 17 novembre. Nel mirino c’era soprattutto Francesco Minichini, fratello di Maurizio. A contribuire alle indagini la denuncia di una donna imparentata con gli obiettivi dei raid. In un’occasione ai due bambini, figli della donna che ha dato la svolta alle indagini, sono state mostrate e puntate le pistole in via Catone da uomini in sella a ben sei motociclette. Secondo l’accusa il ras Alfredo Sorianiello voleva vendicarsi dell’omicidio del figlio Fortunato, prendendosela con gli unici due affiliati al clan Tommaselli in libertà.

 

(nella foto da sinistra il boss Alfredo Sorianiello ‘ biondo, il nipote Cesare Mautone, Vincenzo Mennone e Antonio Marra)


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