“Occorre un Piano straordinario per la Sicurezza di Napoli, e’ indispensabile che la questione venga affrontata a livello centrale, non si puo’ perdere altro tempo”. A dirlo e’ il sottosegretario alla Difesa e coordinatore regionale di Alternativa Popolare, Gioacchino Alfano. “E’ necessario – aggiunge – che il ministro Minniti ponga Napoli al centro dell’agenda di governo. Carabinieri, polizia e guardia di finanza quotidianamente realizzano, con gli uomini che hanno a disposizione, vere imprese ma, purtroppo, non basta. E’ necessario intervenire anche socialmente, dalle parrocchie ai luoghi di ritrovo, prevenzione e repressione da sole non ce la fanno piu’. Se i continui arresti che forze dell’ordine e magistratura quotidianamente mettono a segno non fermano omicidi e armi significa che bisogna fare di piu'”. In merito alle dichiarazioni di De Magistris, il sottosegretario afferma: “Dire che l’Esercito non serve e’ un errore, i mille uomini impegnati tra Napoli e Terra dei Fuochi finora hanno offerto un contributo molto importante per la sicurezza del territorio alle forze dell’ordine”. Per Alfano, infine, “e’ necessario rafforzare e mettere in funzione laddove non sono attive le telecamere che potrebbero dare un ulteriore contributo al controllo del territorio. Tante ce ne sono e altrettante ne servirebbero, anche questo e’ un argomento del quale discutere col ministro Minniti. Sono sicuro che con una maggiore attenzione Napoli possa farcela”.
Sull’emergenza criminalità organizzata sono intervenuti anche i Verdi con il consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli, il consigliere comunale di Giugliano, Giuseppe D’Alterio, e il portavoce dell’area giuglianese, Giovanni Sabatino, che hanno commentato la scarsa partecipazione della gente alla manifestazione anticamorra promossa da Polis a Giugliano dopo il duplice omicidio dei giorni scorsi: “Per sconfiggere la camorra, oltre all’impegno delle Istituzioni e delle forze dell’ordine, c’e’ bisogno anche della reazione dei cittadini che, al momento, continua a mancare come dimostrano i casi di Giugliano e Afragola. Le serrande abbassate di alcuni negozi in segno di rispetto per l’imprenditore in odore di camorra ucciso ad Afragola sono la dimostrazione che la gente, per paura o per connivenza, continua a non reagire come dovrebbe alla violenza della camorra”. “Chiaramente influisce molto la paura e la mancanza di fiducia nelle Istituzioni – spiega il consigliere regionale dei Verdi – e per recuperare entrambi le cose e’ necessario un impegno forte che vada al di la’ di operazioni di facciata ma sia basato sulla concretezza che passa attraverso un massiccio aumento delle forze di polizia e Carabinieri”. Per i Verdi “e’ importante pero’ anche l’aiuto dei cittadini che, nella scelta dei loro rappresentanti nei Consigli comunali, devono evitare di dare il loro voto a quei candidati che non condannano apertamente e concretamente la camorra e la sua violenza”.