Droga dal Marocco a Benevento, pensionati in gita utilizzati come corrieri. I dettagli del blitz che ha portato a 21 arresti

Benevento. Droga dal Marocco, attraverso la Spagna, fino in provincia di Benevento, utilizzando anziani in viaggio vacanza e utilizzando pullman di una ditta di vico Equense.  Viaggi costanti per il trasporto della droga e che spesso veniva nascosta in carichi di carne congelata, per superare ogni controllo, oppure nei borsoni di tranquille e insospettabili persone anziane che si sobbarcavano un viaggio dalla Spagna in Italia in pullman. E’ così che oltre una tonnellata di droga, tra hashish, marijuana e cocaina, è arrivata in Italia, per rifornire le piazze di spaccio di tutta la Campania e anche il mercato romano. Il traffico era gestito da un italiano, Giovanni Colombo, 50 anni di Montesarchio, che in passato ha vissuto in Spagna e che con la penisola iberica aveva mantenuto ottimi contatti, al punto da mettere in piedi una rete internazionale per l’importazione di droga, che all’origine poteva costare tra i 150 e i 300 euro al chilo e che al dettaglio fruttava tra i 1500 e i 5000 euro al chilo, a seconda della qualità. Un giro d’affari enorme per un’organizzazione di 21 persone, tutte finite agli arresti per ordine della direzione distrettuale antimafia di Napoli che ha coordinato il lavoro dei carabinieri della compagnia di Montesarchio per quasi 5 anni. Le prime avvisaglie di un commercio internazionale di droga risalgono infatti al 2012, quando vengono scoperti attraverso intercettazioni telefoniche contatti tra l’Italia, la Spagna e il Marocco. Piano piano si scopre che Colombo era al centro di tutti i traffici. A gestire però le contrattazioni con le organizzazioni estere era un 56enne di Solopaca, Antonio Minauro. Frequenti i suoi viaggi in Spagna, a Ceuta, vicinissima al Marocco. Minauro si era conquistato la fiducia del clan spagnolo raggiungendo anche a piedi e per percorsi sterrati, disarmato, il luogo della contrattazione. E spesso otteneva ingenti partite di hashish anche a credito. Dal Marocco la droga arrivava in Spagna, a Malaga o a Barcellona, dove veniva stoccata per l’Italia. Spesso veniva affidata ai mezzi della ditta di import export di Pierluigi Goglia Calabrese, di Vico Equense. Diversi i sequestri di droga effettuati negli ultimi mesi e tutti riconducibili alla stessa organizzazione. Il più ingente è stato di una tonnellata di hashish affidata a due autotrasportatori di origine romena. Tra i 21 arrestati anche un 38enne marocchino, Msaud Luafi Aesin detto Jhonny, fermato in Spagna, che dovrà essere estradato.


Articolo precedenteDue nuove stese di camorra alla Sanità: l’allarme del presidente della Municipalità
Articolo successivoTruffavano gli anziani fingendosi carabinieri e avvocati: nei guai banda di napoletani