Napoli, uccise per una lite familiare tra uomini dei clan di Barra: pena ridotta per Altamura

Aveva ucciso perché Franco Bottiglieri era intervenuto per sedare una rissa e non doveva farlo. Ma Raffaele Altamura fu arrestato, processato e condannato a 14 anni di reclusione. Ma da ieri il suo fine pena si accorcia di un anno grazie all’intervento difensivo dell’avvocato Francesco Pugliese. Ha lavorato affinché ad Altamura fosse riconosciuto la continuazione con altre condanne. Era il 5 settembre del 2009, come ricorda Il Roma, quando il killer piombò nel bar e fece fuoco. Si stava vendicando contro l’uomo che aveva osato intervenire nella lite avvenuta poco prima. La vittima provò a scappare con la gamba ferita e credette di farla franca, ma poco dopo morì dissanguato perché il proiettile gli perforò l’arteria femorale. Il barista fece uscire tutti dal bara e lavò a terra. Il delitto avvenne a Barra, in piazza Crocelle, periferia orientale. Franco Bottiglieri, 32 anni, fu ucciso per avere cercato di dirimere una rissa tra due parenti, appartenenti a famiglie di camorra. La polizia identificò il killer poco dopo: era Raffaele Altamura che restò irreperibile per poco tempo. Una lite feroce esplosa tra l’assassino ed un suo parente, per motivi familiari. Entrambi però appartenevano a due vecchi clan della zona.


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