Nocera Inferiore. Bimbi venduti: condannata la ‘ladra di bambini’ Luigia Giordano, la donna di Corbara arrestata nell’ambito dell’operazione ‘Ladri di bambini’ che portò alla scoperta di un ‘giro’ di neonati venduti a coppie che non potevano avere figli. I giudici del Tribunale di Nocera Inferiore – presidente Raffaele Donnarumma – hanno emesso la sentenza a carico di otto persone finite nell’inchiesta. L’unica condanna quella di Luigia Giordano, oggi 61enne, condannata per il reato di alterazione di stato, per aver cioè falsificato i certificati di nascita dei bambini. La pena è stata di due anni e sei mesi, assolta dagli altri reati che le erano stati addebitati. Per i sette coimputati invece è stata dichiarata la prescrizione di tutti i reati.Â
L’indagine iniziata quasi dieci anni fa portò i carabinieri della sezione di polizia giudiziaria a scoprire il giro di vendita di neonati, alcuni dei quali figli di donne slave o rumene che venivano invogliate a proseguire gravidanze indesiderate e in cambio di danaro cedevano i propri bambini a coppie che erano uscite o non erano mai entrate nei meccanismi dell’adozione. L’intervento dei carabinieri sventò la compravendita di alcuni neonati e bloccò il traffico di bambini. I militari evitarono che una bimba, poi ritrovata in un campo nomade di Secondigliano, fosse ceduta.
Nel processo erano finiti aspiranti ‘padri’ che pur di far risultare come propri i bambini, se n’erano accollati la paternità genetica. Il tribunale aveva già condannato ad 1 anno e 6 mesi altre due persone, venute a testimoniare in aula. I due uomini erano anch’essi interessati all’adozione di bambini e furono accusati di aver falsificato degli atti di nascita.
Luigia Giordano è stata processata per fatti analoghi anche dal Tribunale di Torre Annunziata: al centro del processo la ‘compravendita’ di una bambina adottata da una coppia di Gragnano.Â