Giovedì prossimo Claudio Lotito decide cosa vuole fare da grande. Il presidente di Lega B oppure il co-patron granata? In entrambe i casi i progetti sono ambiziosi. L’uno però esclude l’altro. Vuole la presidenza della Lega di B, che gli restituirebbe pure uno scranno in consiglio federale. Ma lo costringerebbe ad alienare le quote della Salernitana.  Ecco le  sue parole: «Ci sono tante variabili, è ancora tutto in embrione e possono accadere tante cose in questi giorni. Tutto è ancora da verificare. Questa è una fase particolare, di transizione. Una fase complicata». Passa a parlare di Salernitana:  «Se mi posso dedicare o meno alla Salernitana dipende da quel che accade. Se ricoprirò ruoli istituzionali in termini formali e sostanziali sarei costretto a cedere. Sono sempre stato molto chiaro nella mia vita. Non amo i sotterfugi. Onestamente, però, non ho ancora parlato con mio cognato di queste cose. Eventualmente poi deciderà Mezzaroma cosa fare. Una cosa è certa: se ci sono io, mi occupo di Salernitana. Altrimenti, in caso di elezione, se ne occuperà mio cognato nella maniera che riterrà più opportuna.Se resto in sella,  programmazione diversa, provando a fare subito cose importanti in partenza, con logiche diverse e senza stravolgere l’ossatura della squadra. L’obiettivo è quello di mantenere il grosso della rosa, plasmando una squadra per fare una stagione diversa. Che non parta con l’affanno».
