C’è stato un momento in cui si è sfiorato l’inizio di una nuova guerra di camorra con protagonisti i sanguinari Lo Russo di Miano. Una guerra che avrebbe causato decine di morti perché gli “avversari” erano i Contini del rione Vasto fondatori dell’Alleanza di Secondigliano. Lo ha raccontato ai giudici della Dda di Napoli Emanuele Ferrara uno dei 12 pentiti che hanno contribuito a fare luce sul duplice omicidio di Salvatore “Totoriello” Scognamiglio e Salvatore Paolillo uccisi il 5 agosto del 2011 nella sala giochi di Miano e che ha portato all’arresto dei due killer, Vincenzo Bonavolta “scenzore” e Luciano Pompeo. Ferrara ha militato nelle fila del clan Lo Russo nel gruppo di Chiaiano accanto al defunto Francesco Russo alias Doberman. Poi transitato nel clan D’Ausilio di Bagnoli per il quale ha anche commesso un omicidio.
Tra le sue tante dichiarazioni Emanuele Ferrara ha parlato molto dei fedelissimi di Antonio Lo Russo:
“…Salvatore Silvestri, affiliato al clan Lo Russo, uomo molto vicino ad Antonio Lo Russo figlio di Salvatore . Era socio di una piazza di spaccio di Miano sita nei pressi del Palazzo dell’ASL e dei Vigili urbani. Altri soci di questa piazza sono Gigiotto, o’ Russo e Lellè figlio di Carlo Lo Russo , Valerio detto il biondo (Valerio Nappello ndr). Oltre alla droga Silvestri era a pieno titolo impiegato nelle attività del clan nel senso che in quanto uomo di fiducia di Antonio si prestava per lui anche ad altri servizi. Quando Antonio Lo Russo è salito al vertice del clan si è messo vicino a lui persone più giovani, i suoi amici di sempre, tra cui appunto Silvestri Salvatore… non mi risulta avere preso parte ad azioni di fuoco, non ricordo di averlo visto armato, anzi pensandoci meglio ricordo di un litigio che avvenne poca prima del mio arresto, tra alcuni ragazzi del clan Contini ed esponenti del clan Lo Russo tra cui il Silvestri. Se non sbaglio il litigio avvenne di sera in una discoteca ed il giorno seguente Silvestri Salvatore e Valerio detto il biondo insieme ad altri andarono nel Rione Amicizia a sparare a questi ragazzi, mi sembra che non venne ferito nessuno. So di questo episodio perché ero presente quando Salvatore Scognamiglio rimproverò il Silvestri per quello che aveva [atto e ricordo che il Silvestri gli disse che non doveva dare spiegazioni a lui ma bensì ad Antonio Lo Russo… ho frequentato il Silvestri sino a quando sono stato arrestato nel settembre del 2009, ci incontravamo da Antonio Lo Russo quasi tutti i giorni”.
Antonio Esposito