Caserta, l’infermiera assassina non risponde al gip

L’infermiera di Ciorlano in provincia di Caserta, Anna Minchella, arrestata per l’omicidio di un anziano ricoverato all’ospedale di Venafro in provincia di Isernia, ha fatto scena muta davanti al Gip, Vera Iaselli, e al Procuratore Paolo Albano, nel corso dell’interrogatorio: ancora una volta, come nella fase iniziale delle indagini, si e’ avvalsa della facolta’ di non rispondere. Tuttavia all’interno del Penitenziario di Isernia e’ rimasta piu’ di tre ore, dalle 9,30 alle 13. Le uniche dichiarazioni rilasciate alla stampa sono quelle del Procuratore: “la difesa ha sollevato delle eccezioni procedurali a cui abbiamo dovuto rispondere e che saranno valutate dal Gip. L’interrogatorio si e’ chiuso rapidamente perche’ ha scelto di non parlare. La Procura – ha concluso Albano – si riserva di fare i successivi passi necessari”. Alla domanda come si e’ mostrata Anna Minchella, Albano ha risposto: “Stessa freddezza del momento dell’arresto”. La 45enne e’ stata ricondotta al carcere femminile di Pozzuoli (Napoli). Secondo la ricostruzione della Procura di Isernia la Minchella somministro’ acido cloridrico a Celestino Valentino, 77enne di Pratella (Caserta), per vendicarsi nei confronti della figlia dell’uomo, una collega infermiera. Minchella, nell’ambito di movimentazione di personale disposta dall’Azienda Sanitaria, era stata trasferita dall’ospedale di Venafro a quello di Isernia, mentre la figlia di Celestino aveva ottenuto il riconoscimento della 104 per la patologia del padre, paralizzato dopo un’ischemia cerebrale. La 45enne e’ stata arrestata a un anno dai fatti. 

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