È finito il calvario giudiziario per l’ex portiere del Napoli, Pino “Batman” Taglialatela, come veniva chiamato quando volava tra i pali per difendere la squadra azzurra. Assolto dalla pesante accusa di associazione con delinquere e intestazione fittizia di beni del clan Mallardo di Giugliano. Assolto perché il fatto non sussiste. Taglialatela è stretto parente della moglie del boss giuglianese Feliciano Mallardo e per questo che il pm della Dda di Napoli aveva chiesto 14 anni di carcere perché sarebbe stato da considerare come un affiliato a tutti gli effetti della cosca camorristica a causa di un motorino a lui intestato, ed in uso a gregari del sodalizio criminale, sarebbe stata la causa scatenante di ogni sospetto. Il suo legale, Luca Capasso, ha smontato tutte le accuse. Sono stati assolti anche Carlo Antonio D’Alterio, Riccardo Carlo De Cicco, Bernardino Diana e Silvio Diana e Raffaella Graziano. A 13 anni di carcere è stato invece condannato Mauro Moraca, genero del boss, marito della figlia, che attualmente è già in carcere per altri processi. Infine Giuliano Amicone, attualmente agli arresti domiciliari, è stato condannato a otto anni di reclusione mentre Giancarlo Pirozzi è stato condannato alla pena di 4 anni e otto mesi di reclusione.