Un pregiudicato per reati di usura, un magazziniere infedele e decine di farmacisti. Il giro di medicinali rubati scoperto  dai Nas dei carabinieri e’ molto piu’ ampio rispetto ai cinque arresti fatti. Ci sono altre tredici persone indagate e sono tutti titolari di farmacie compiacenti che ordinavano via telefono, senza sapere di essere intercettati, medicinali che sapevano essere stati rubati da depositi o dai camion che li trasportavano. “Mi mandi cento pacchi di buste verdi?”, diceva uno dei titolari della farmacia del Leone in pieno centro di Castellammare di Stabia. “Ma quali?”, gli risponde l’interlocutore, ovvero Giorgio Vacca l’informatore farmaceutico di Giugliano, a capo della organizzazione e uno dei cinque finiti agli arresti domiciliari da ieri; “Quelli a 11 euro al pacco. A proposito il Brufen ce l’hai?”, la risposta. La telefonata e’ del 28 novembre 2016. Richieste che proseguivano ogni giorno e che avevano contabilita’ parallele e illegali. “Sono 35mila euro e 700”, dice il distributore di medicinali. “Non puoi arrotondare a 35mila?”, la richiesta del farmacista infedele stabiese. E ancora: “Dottore fate una lista di quello che vi serve e io la do a Luigi, va bene?”; la risposta e’ eloquente: “Non troppo, se hai l’Almus (medicinale contro le allergie, ndr), me ne servono cinque o sei pezzi”. Le conversazioni sono al centro di tutta l’indagine firmata dal gip del Tribunale di Napoli Nord, in quanto il deposito nel quale si compivano i furti, e quindi il primo reato accertato dell’indagine, e’ a Casandrino, area a Nord di Napoli. Uno dei ‘piazzatori’ delle merci, grazie ai contatti con numerosi farmacisti, sia a Napoli che in provincia, a San Giuseppe Vesuviano e in particolare a Casalnuovo, era un usuraio in contatto costante con un ex dipendente di una farmacia che pero’ era stato licenziato. La banda aveva da questo commercio in nero profitto altissimo, sostengono gli investigatori, tale che induce uno degli indagati a spingere sempre di piu’ nelle consegne, volendo vendere a tutti i costi un collo intero di Klacid, un medicinale che cura infezioni ai denti. “Io devo fare i soldi, sto inguaiato, non ce la faccio da solo, mi devi aiutare”, dice al telefono con un suo ‘collega’ di lavoro, e ancora “Vediamoci domani pomeriggio e vendiamo tutto”. Per il gip si tratta di un “modus operandi, cosi’ come traspare dalle intercettazioni, collaudato e preciso. Il loro obiettivo era poi reso agevole grazie alla loro professionalita’ acquisita nel tempo”. Il listino dei “contrabbandieri” di medicinali risponde a qualsiasi esigenza, d’altronde attinge direttamente ai grossisti. Ovvero le multinazionali derubate. Il ruolo centrale di magazzinieri, corrieri e informatori farmaceutici risiede proprio in questo: nella loro capacità di attingere direttamente ai carichi di farmaci, tastare la domanda – da parte dei farmacisti riciclatori,- piazzare nei punti vendita compiacenti quelle partite di medicinali rubate e poi rivendute a ignari clienti.