Londra, è morto il miliardario Adnan Khashoggi. La moglie Lamia: “I suoi funerali si terranno a Medina”

Londra. E’ morto all’età di 82 anni il miliardario saudita Adnan Khashoggi, l’uomo che tra gli anni ’70 e ’80 era considerato il più ricco al mondo. Era ricoverato da tempo al St. Thomas’ Hospital di Londra. Ad annunciare la sua morte, sono stati i suoi familiari, amici ed il suo biografo, Roberto Tumbarello. Era nato alla Mecca, il padre era medico della famiglia reale saudita. Laureatosi in Economia alla Stanford University, in California, a cavallo degli anni ’70 e ’80 era considerato l’uomo più ricco del mondo. Ma le cose non andarono sempre per il verso giusto. A meta’ degli anni Ottanta la sua fortuna ebbe infatti un crollo a causa di guai giudiziari legati tra l’altro al riciclaggio e al traffico di armi. Dovette vendere molte proprietà, tra cui lo yacht Nabila, considerata allora la barca più bella del Mediterraneo. Ai guai finanziari seguirono seri problemi cardiaci. L’anno scorso fu colpito da ictus cerebrale che lo costrinse sulla sedia a rotelle. Ritiratosi nella residenza di famiglia a Riad, trascorreva lunghi periodi di riposo e di cura in Europa. Lascia l’ultima moglie, sposata con rito musulmano: l’italiana Laura Biancolini, convertita all’Islam col nome di Lamia, da cui ha avuto il figlio Ali. Nel 2014 aveva divorziato dalla sua seconda moglie l’iraniana Shahpari Zanganeh, che gli ha dato due figli, Khamal e Samiha. Dalla prima moglie, l’inglese Sandra Daly, nota come Soraya, ebbe Nabila, Mohamed, Omar, Khaled e Hussein. Soraya nel 1980 volle il divorzio quando Adnan si innamorò di Lamia. Era zio di Dodi Al Fayed, il figlio della sorella Samiha deceduto vent’anni fa in un incidente stradale a Parigi assieme a Lady Diana. Fra le sue ‘avventure’, annoverate con titoloni dai rotocalchi e giornali scandalistici, c’è anche quella con Lory Del Santo. “L’intera famiglia si stringe attorno ad Adnan Khashoggi“, si legge in una nota diffusa dall’avvocato Roberto Albertazzi, legale di Lamia “che ha assistito amorevolmente Adnan fino al suo ultimo respiro”. “Farò di tutto – afferma Lamia – perchè il funerale di mio marito si tenga a Medina, e che null’altro impedisca il realizzarsi delle sue ultime volonta’”.

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