Camorra, libero il boss Nicola Rullo ‘o nfamone

“Tu devi dire … Gabriele .. Giuseppe … mi devi fare 1m favore … tu mi devi far vedere Ettoruccio .. il ragazzo è un figlio di bucchino … adesso comanda tutto lui .. poi esce Nicola (ndr RULLO) .. e si sa che..quello deve rispettare ad uno come il padre …”, a parlare senza sapere di essere intercettato era Ciro Esposito padre di Gabriele, Giuseppe e Francesco i boss della Movida napoletana coinvolti due settimane fa in un’inchiesta per riciclaggio e intestazioni fittizia di beni. Parlava con Francesco Evangelista titolare dell’agenzia di scommesse Giocopolio finito sotto estorsione da parte di Salvatore “Totore” Maggio, uomo del clan Contini arrestato con loro. Ed Evangelista a conferma del ruolo di vertice di Nicola Rullo all’interno del clan Contini confermava:”io all’epoca con Nicola …”. Ebbene Nicola Rullo, 47 anni, detto ‘ o nfamone è tornato in libertà da qualche giorno. La notizia, anticipata da Il Roma, ha messo in subbuglio la camorra del centro città attraversata tra Forcella, piazza Mercato e le Case Nuove e san Giovanni a Teduccio da una serie di fibrillazioni tra i clan che vedono come protagonisti i Mazzarella e i clan satelliti. Nicola Rullo, come raccontato da numerosi collaboratori di giustizia era ed è oggi più che mai, uomo di vertice della potente cosca dei Contini del Vasto-Arenaccia. “Con lui fuori si dovranno sistemare parecchie cose”, si dice in giro.
Rullo è uscito dopo quasi 10 anni di detenzione continua. Era stato arrestato, l’8 gennaio 2008 a Melito dove si era nascosto per sfuggire a un’ordinanza di custodia cautelare. Di liui ha raccontato il pentito di Forcella, Maurizio Ferraiuolo: “Riconosco la persona raffigurata in fotografia. Si tratta di Nicola Rullo, giaÌ€ da me riconosciuta in un altro album fotografico. Riferisco che Nicola Rullo eÌ€ l’autore dell’omicidio di Giovanni Giuliano, figlio di Luigi, collaboratore di giustizia. Di questo episodio ho giaÌ€ parlato. Posso aggiungere che il gestore del locale di biliardo in cui fu ammazzato Giovanni Giuliano, diede il via libera all’azione mettendo al sicuro i bambini. L’omicidio avvenne in via Salvatore Tronchesi”.

 


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