Crollo a Torre Annunziata, don Antonio Carbone alle forze dell’ordine: “Sia fatta giustizia”

”Approfitto della presenza di tanti rappresentanti delle forze dell’ordine per chiedere giustizia per le otto vittime del crollo della palazzina dello scorso 7 luglio. I crolli a Torre Annunziata sono purtroppo quasi all’ordine del giorno: si verifica un cedimento al mese. Ma per queSto siamo fiduciosi che sia fatta giustizia”. A dirlo, sul palco allestito nell’area esterna della casa salesiana Madonna di Lourdes il responsabile, don Antonio Carbone, che ha voluto ricordare cosi’ la tragedia del crollo della palazzina di via Rampa Nunziante nella quale hanno perso la vita otto persone. L’occasione e’ stata fornita dall’inaugurazione della comunita’ di alloggio per minori intitolata a Peppino Brancati. L’esortazione di don Carbone e’ stata salutata da un lungo applauso da parte dei tanti presenti.

Peppino Brancati fu il primo scugnizzo napoletano ad essere accolto a Torino da don Bosco. A lui e’ stata intitolata la nuova comunita’ di alloggio per minori inaugurata questo pomeriggio a Torre Annunziata nella casa salesiana Madonna di Lourdes alla presenza tra gli altri del vescovo di Nola, Francesco Marino, del questore di Napoli Antonio De Iesu, del sindaco di Torre Annunziata Vincenzo Ascione e di don Tonino Palmese. Ha invece dovuto rinunciare alla programmata partecipazione il ministro della Giustizia Orlando, bloccato a Roma da improvvisi impegni istituzionali. A fare gli onori di casa il responsabile della casa salesiana don Antonio Carbone. ”Ogni volta che si inaugura una comunita’ alloggio – ha detto – significa che ci sono minori in difficolta’ da accogliere”. Nella comunita’ Peppino Brancati troveranno ospitalita’ fino ad otto ragazzi individuati dai servizi sociali territoriali e dal centro di giustizia minorile. ”Vi auguro di crescere buoni e santi” e’ stata l’esortazione del vescovo Marino rivolta ai ragazzi presenti mentre il questore di Napoli, Antonio De Iesu, ha sottolineato che ”a questa eta’ siete chiamati a scegliere cosa fare e come crescere”. Per la casa salesiana Madonna di Lourdes quella inaugurata oggi e’ la seconda comunita’ alloggio: la prima e’ stata intitolata a madre-coraggio Matilde Sorrentino, uccisa per aver denunciato le persone che avevano abusato di suo figlio.


Articolo precedenteIl giudice Rosanna Ianniello di Salerno dopo Mafia Capitale si insedia alla presidenza del Tribunale di Terni
Articolo successivoCaserta, nell’ospedale delle tangenti e della camorra reparti sporchi e lenzuola quasi mai cambiate