Quella del Vesuvio in fiamme e’ un’immagine forte. E anche l’aria che si respira, sembra che quella di oggi sia una giornata autunnale. Napoli non merita questo”. Sono le parole di Gian Luca Galletti, ministro dell’Ambiente, arrivato a Ottaviano  per una riunione operativa sul rischio incendi. “Staremo vicini all’Ente parco del Vesuvio”, ha detto Galletti, ricordando come al momento “la situazione si stia gestendo al meglio. Abbiamo flotte potenti ma gli incendi sono altrettanto forti.“Mi preoccupa oggi lo stato dell’incendio ma soprattutto la dolosità ” dice ai cronisti il ministro. E poi aggiunge: “Voglio dirlo con molta fermezza: faremo di tutto per catturare i colpevoli. In queste ore – ha aggiunto – grazie ai carabinieri, e’ stato arrestato un piromane in flagranza di reato. Continueremo con la massima attenzione. Sul Vesuvio c’e’ stato un intervento tempestivo da parte di tutti gli uomini delle forze dell’ordine. Voglio ricordare che nel nostro impianto legislativo esiste il delitto di disastro ambientale che può comportare una pena di oltre 20 anni di carcere. Questo e’ un delitto abominevole”.
“E’ necessaria una forte risposta dello Stato perche’ non e’ una calamita’ naturale ma criminale”. Lo spiega Agostino Casillo, presidente dell’Ente parco del Vesuvio prima di una riunione operativa sull’emergenza roghi con il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, a Ottaviano. “Serve una risposta in termini di repressione – aggiunge – ed e’ necessario assicurare questi criminali alla giustizia. Spero che per loro ci siano le pene previste per chi fa un disastro ambientale”. Sul Vesuvio sono in corso diversi incendi “e c’e’ la mano di criminali che hanno voluto attentare alla nostra area protetta. Attualmente – dice Casillo – stiamo chiedendo a tutte le istituzioni competenti di fare il possibile e mettere in campo tutti i mezzi e gli uomini che hanno a disposizione”.
“Dopo giorni e tante ore infernali, il Vesuvio continua a bruciare. E’ chiaro che siamo davanti ad una emergenza nazionale che richiama alla responsabilita’ l’intera filiera politica-istituzionale del nostro Paese. Fate presto gridiamo, un grido che diventa ancora piu’ forte se dopo 24 ore le fiamme e il fumo continuano ad avvolgere senza sosta il vulcano piu’ famoso del mondo”. E’ l’appello che lancia il presidente regionale di Legambiente Michele Buonomo. “Fate presto – prosegue – perche’ ora e’ il momento di una mobilitazione civile da parte di tutte le istituzioni, e’ necessario un fronte di civilta’ comune perche’ siamo davanti ad una mattanza ambientale dalle enormi proporzioni i cui danni sono incalcolabili e inestimabile. Ripetiamo ancora una volta Fate presto”.