Presentata la stagione teatrale del Teatro Augusteo di Napoli. Vari generi di spettacolo per soddisfare il pubblico eterogeneo

Un cartellone che include vari generi di spettacolo in grado di soddisfare sia gli storici abbonati che le nuove generazioni interessati e affascinati dal teatro. Ma soprattutto una stagione 2017/2018 che celebri le varie ricorrenze che cadono in quest’anno come i 25 anni dalla morte di Eduardo Scarpetta, l’anniversario di Totò ed i 25 anni della nascita del Teatro Augusteo. La programmazione dello storico teatro di via Toledo, è stata presentata questa mattina nel corso di una conferenza stampa alla quale erano presenti tra gli altri il direttore artistico Giuseppe Caccavale, Sal Da Vinci e Lello Arena protagonisti di altrettanti spettacoli in programma. “Sono molto fiero del lavoro che siamo riusciti a fare – racconta il direttore artistico – in questa fase di contrazione economica del mondo del teatro. Ho voluto seguire la traccia lasciatami da mio padre ovvero che al teatro di intrattenimento bisogna sempre affiancare teatro di impegno sociale e culturale. Nel programma abbiamo inserito prosa italiana, teatro tradizionale e musical. In particolare – prosegue Caccavale – vogliamo rivalutare la prosa tradizionale napoletana. Pensate che i giovani di oggi neanche conoscono il nome di Raffaele Viviani uno dei più grandi commediografi italiani. E’ un vuoto che coinvolge almeno un paio di generazioni. Perdere questo aspetto della cultura partenopea significa perdere una parte della propria identità'”. Non a caso la stagione aprirà il 27 ottobre con “La banda degli onesti” rivisitata da Mario Scarpetta, a cui si aggiunge (fuori abbonamento) “I 10 comandamenti” uno dei capolavori di Viviani realizzato dalla compagnia “Luna Nuova”. Dedicato ai giovani anche la scelta di Elio, conosciuto con il suo gruppo musicale “Elio e le storie tese” che si presenta con la commedia musicale “Spamalot”, parodia della leggenda di Re Artù e “Viktor e viktoria” con Veronica Pivetti. Lello Arena a gennaio si cimenterà in un classico della scena italiana “Parenti serpenti” tratto dal film di Mario Monicelli, sulla cattiveria del genere umano. Musical per eccellenza del cartellone è “Peter Pan” con la colonna sonora del mitico album di Eduardo Bennato del 1978 e dallo stesso cantautore rivisitato per il teatro. Punto di forza dello spettacolo è la presenza di Sal Da Vinci. Il cantante napoletano, che non ha voluto rivelare il suo ruolo nello spettacolo, ha colto l’occasione per lanciare una denuncia “di quello che sta accadendo in questi giorni a Napoli– afferma – è vergognoso che la nostra città sia presa in ostaggio da persone senza coscienza. Hanno già rovinato la nostra terra adesso rovinano anche l’aria che respiriamo” Il teatro Augusteo è uno dei pochi, tra i grandi teatri privati, che non godono di alcun finanziamento ministeriale. “Il divario dei contributi con i teatri pubblici è enorme – interviene nuovamente Caccavale – . E’ difficile gestire un’impresa di produzione solo con interventi privati ma nel teatro bisogna investire. In America ogni dollaro investito produce 10 dollari di guadagno di tutto l’indotto legato a questa attività. Dai mezzi di trasporto a tutta la filiera della ristorazione”. 

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