Giovane morto al Loreto Mare, il legale: “Attendiamo la nomina del perito”. Si attende la task force del Ministero

‘Torre del Greco. Giovane morto al pronto soccorso del Loreto Mare: l’avvocato della famiglia Scafuri attende la nomina del consulente medico della Procura. “Attendiamo la nomina del medico legale incaricato di effettuare l’autopsia, mentre abbiamo già individuato i consulenti che per noi seguiranno tutte le operazioni, sia per quanto riguarda l’incidente stradale sia per tutto l’iter ospedaliero”. L’avvocato Luigi Ascione, incaricato dalla famiglia Scafuri di seguire il caso di Antonio, il ragazzo di 23 anni morto nell’ospedale Loreto Mare dove era stato ricoverato in seguito alle ferite riportate in un incidente stradale e che ha atteso quattro ore in codice rosso per un esame. “Ho incontrato la famiglia Scafuri – dice l’avvocato – e ho trovato persone distrutte dal dolore ma anche estremamente decise a fare emergere la verità dei fatti. Da ora in avanti la famiglia ha deciso di chiudersi in un riserbo assoluto in attesa degli eventi”. Per il legale, che ha parlato al termine dell’incontro avvenuto a casa della famiglia Scafuri in via Litoranea a Torre del Greco, ”bisogna attendere il conferimento dell’incarico al medico incaricato di eseguire l’esame autoptico. Al momento ancora non abbiamo ricevuto alcuna comunicazione della Procura quindi riteniamo che sia difficile che il conferimento possa avvenire nella giornata di domani”.

La famiglia di Antonio è molto nota a Torre del Greco, soprattutto in via Litoranea: da tre generazioni gestisce un’area giochi a ridosso del lungomare, mentre il ventitreenne faceva il barbiere. Il ministero della Salute, in una nota, ha annunciato l’invio di una task force al Loreto Mare di cui fanno parte esperti dell’Agenas (l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali), carabinieri del Nas e ispettori del Ministero. ”Dolore, sgomento e rabbia” vengono espressi dal direttore generale dell’Asl Napoli 1 Forlenza. Per lui si tratta di una morte avvenuta ”in circostanze che, se confermate, sono inaccettabili e incompatibili in una organizzazione ospedaliera la cui priorità assoluta è salvare vite umane”. Anche per questo Mario Forlenza “d’intesa anche con la Regione” presenterà una denuncia alla Procura, mentre ha già avviato ”una indagine interna tramite il servizio ispettivo aziendale per accertare eventuali omissioni o mancanze organizzative”. 


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