Equilibrio tra i conti è questo ciò di cui ha bisogno la sanità campana nell’introdurre l’audizione di Polimeni ai componenti la Commissione Sanità , il presidente Lello Topo ha individuato alcuni ambiti specifici su cui la maggioranza intende lavorare: “puntare sul capitale umano, compresa la stabilizzazione del personale precario, e su investimenti sia in nuove attrezzature altamente tecnologiche, sia in ambito edilizio attraverso l’utilizzo del fondo rischi con una quota, ancora disponibile, di 500 milioni di euro”. Il presidente della Commissione ha aggiunto che bisogna “fronteggiare il bisogno assistenziale e garantire un livello elevato di prestazioni che, ad oggi, nonostante il pareggio di bilancio, non si è raggiunto”. Rosa D’Amelio, presidente dell’Assemblea, ha richiamato l’attenzione del Commissario su una necessità delle donne campane: l’istituzione e la diffusione delle ‘Case del parto’, tema sul quale intende impegnarsi sia per sensibilità femminile, sia nell’ambito di azioni più ampie e di contrasto all’eccessivo ricorso in Campania ai parti cesarei. Positivo il giudizio di Stefano Caldoro (ex governatore ed ex Commissario ad acta della Sanità prima che venissero cambiate le norme in basi alle quali non può essere il governatore a svolgere questo ruolo) sull’impostazione che Polimeni ha dato al suo lavoro. Il capo di opposizione del centrodestra, in particolare, ha condiviso “il richiamo alla realizzazione di un sistema di governance forte e condiviso” e ricordato la necessità di modificare alcune leggi nazionali che penalizzano la Campania. “Siamo contenti dell’incontro avvenuto oggi con il commissario ad acta Joseph Polimeni perché è la persona che in questo momento decide del diritto alla salute dei cittadini campani”. Sulla necessità di ridurre gli sprechi nella sanità pubblica si è soffermata Valeria Ciarambino, del M5S, che, tra le altre cose ha segnalato una serie di “consulenze pari a 90 milioni che emergono dalla relazione del tavolo di monitoraggio del piano di rientro”.