Napoli: quanti dubbi dall’autopsia sul corpo di Francesca Napolitano

Bisognerà attendere i canonici sessanta o novanta giorni per vedere depositate le conclusioni dei medici e dei periti che ieri hanno effettuato ed assistito all’autopsia di Francesca Napolitano, la 42enne di Bagnoli morta all’ospedale Monaldi. Da una prima diagnosi sembra che la sua morte sia  stata causata da una miocardite, legata al cattivo funzionamento del muscolo del cuore o a una fuoriuscita di liquido pericardico. Ora comincia la battaglia a colpi di perizie per stabilire se ci sono colpevoli. Nel registro degli indagati figurano sei medici dell’ospedale San Paolo di Napoli dove Francesca è rimasta ricoverata per due giorni circa prima di essere trasferita in imminente pericolo di vita al Monaldi. Poteva essere salvata Francesca? Si poteva fare di più? Perché non erano disponibili tutte le sale operatorie (sono ben 9) della Campania per accogliere una paziente nelle condizioni di Francesca? Questi e tanti altri interrogativi dovranno sciogliere l’inchiesta della magistratura e quella del Ministero della salute che lunedì ha inviato a Napoli i propri ispettori. Dopo l’autopsia la magistratura ha liberato la salma di Francesca per i funerali.


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