Ha scelto lo storico Gran Caffè, ai piedi di S.Antonio, per sciogliere la riserva e scendere in campo: anche Pasquale D’Acunzi correrà per la poltrona sindaco. Già pronte tre liste: la sua personale, quella di Forza Italia (ringraziamenti alla Carfagna), Fratelli d’Italia (ringraziamenti a Cirielli). Candidatura appoggiata anche da Alternativa Popolare, da altri civici e piccole realtà di centro-destra. D’Acunzi è stato esplicito: ” Scendo in campo per vincere e per questo motivo mi ha aspetto dalla coalizione a sostegno liste forti “. All’ industriale conserviero di Nocera Superiore che ha sempre vissuto attese e speranze di Nocera Inferiore, piace in un certo senso il traffico di candidati a sindaco: ” Troppi ? Questo vuol dire che in tanti non sono contenti degli ultimi cinque anni, mi pare evidente. Evitiamo che tutto si risolva al primo turno, quindi invito a nocerini a partecipare e a votare, senza scegliere di non esserci ma di esserci per essere determinanti”. Da vice sindaco del primo tentativo di Torquato, a suo competitor: ” Sono lo stesso del 2011, sono cambiati gli altri. Io resto nel campo dei moderati, il sindaco uscente è appoggiato dal Pd”. Le sue idee di partenza ? Le seguenti: ” Una governance di alto profilo e di ampio respiro,  una Nocera che diventa Agro e che non debba lasciare alle chiavi a Salerno o a De Luca. I problemi della città ve li elencheranno tutti ma le soluzioni saranno diverse ed il sottoscritto lavora sulla qualità delle soluzioni, sul futuro e non sul passato. La vivibilità sarà il fulcro del mio programma e la vivibilità ingloba tutto, dall’ambiente al traffico, dal patrimonio culturale al commercio passando per nuove opportunità per i figli di questa terra. Il sindaco non è amministratore unico ma è amministratore delegato, non deve badare alle azioni come in un spa ma a tutto quel che vuol dire speranze, desideri, aspettative, attese, emozioni”.